Quando l’8 marzo è cultura aziendale
In Salesforce Italia, quest’anno vogliamo festeggiare l’8 marzo dando la parola ad alcune colleghe che svolgono un ruolo importante per rappresentare la presenza di donne in posizioni apicali e costituire pertanto un esempio di empowerment femminile. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Gli ultimi due anni hanno cambiato radicalmente il modo in cui lavoriamo e viviamo. La pandemia ha reso ancora più evidenti le ingiustizie ed ineguaglianze sociali. Diffondere una cultura aziendale dell’uguaglianza e dell’inclusione volta ad abbattere le barriere e a creare un ambiente di lavoro dove tutti possano realizzare il potenziale non è solo giusto ma opportuno. Secondo uno studio di McKinsey, una donna su 4 durante la pandemia ha seriamente considerato l’opzione di assumere ruoli di minori responsabilità o di abbandonare la carriera in quanto si è trovata di fronte a un aumento del carico delle responsabilità domestiche: inaccettabile. Il tema delle Nazioni Unite per l’8 Marzo International Women’s Day (IWD) è #BreakTheBias. Riconoscere l’esistenza di pregiudizi non è sufficiente – sono necessarie misure concrete per contribuire a promuovere l’equità retributiva e favorire il benessere di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori attraverso la conciliazione dei tempi tra vita privata e lavorativa. In Salesforce moltissime di queste iniziative sono già realtà da moltissimi anni. L’Equality è uno dei nostri valori fondanti e cerchiamo di riempirlo di significato e di concretezza tutti i giorni. Per questo l’8 marzo per noi è cultura aziendale. In Salesforce Italia, quest’anno vogliamo festeggiare l’8 marzo dando la parola ad alcune colleghe che svolgono con il loro esempio di professionalità e leadership un ruolo importante per rappresentare la presenza di donne in posizioni apicali e costituire pertanto un modello di empowerment femminile.
A Daphe De Backer, che dirige il team di Solution Engineering in Salesforce Italia, e Vanessa Fortarezza, Area Vicepresident per il settore Communication, Media, Energy & Utilities, abbiamo chiesto due cose: cosa significa la festa dell’8 marzo per loro e cosa significa per una donna manager lavorare in Salesforce. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Promuovere la leadership femminile tramite l’attitudine delle persone
L’8 marzo per me è una giornata dedicata alle donne che hanno ispirano la mia vita. Le prime leader che hanno aperto i nostri occhi e orizzonti con le loro azioni o parole, tutte le storie di donne che hanno dovuto fare sempre più fatica degli uomini per affermarsi ed avere successo. Ma soprattutto quando arriva l’8 marzo penso a mia madre. Non le fu concesso di studiare proprio perché donna, all’età di 16 anni dovette iniziare a lavorare. Dopodiché grazie alla sua tenacia e determinazione si presentò a una selezione di quella che oggi è conosciuta come BNP Paribas, la superò e iniziò la sua carriera che la portò a ricevere numerosi premi aziendali come esperta di fondi/investimenti. Purtroppo sono storie di donne che si ripetono ancora oggi, anche se strada ne è stata fatta molta e le aziende stanno capendo il vero valore dell’inclusione. Mi piacerebbe che arrivasse il giorno in cui l’ 8 marzo sarà un giorno come un altro, un giorno in cui si celebrerà l’uguaglianza, le pari opportunità, l’attenzione per le diversità e l’inclusione proprio senza differenza di genere. In Salesforce non solo si presta molta attenzione all’Equality, ma c’è la piena consapevolezza che solo attraverso la valorizzazione dei talenti di tutte le persone l’azienda potrà avere successo. Da qui nasce la nostra cultura aziendale, il nostro DNA e di conseguenza il forte impegno finalizzato alla promozione della leadership femminile attraverso sia la concretezza di alcune iniziative ma soprattutto l’attitudine delle persone.
Daphne De Backer, Director Solution Engineer in Salesforce Italia
Questo aspetto è sempre stato presente nel mio manager, che è sempre stato mio mentor e sponsor, che ha sempre creduto in me e mi ha avviato sul percorso di leadership sostenendomi e aiutandomi a creare la mia visione. Ed è ciò che a mia volta cerco di trasmettere alle persone del mio team e alle donne che incontro in qualità di mentor al di fuori dell’azienda.
Oggi la tecnologia digitale guida gran parte dell’economia, ci sono moltissime opportunità ma spesso le donne non si fanno avanti, non pensano di essere all’altezza o che il nostro mondo sia ad appannaggio degli uomini. Non è così: la tecnologia oggi è creatività, è capacità di risolvere problemi e di contribuire concretamente allo sviluppo della società. Le donne devono fare la loro parte, essere protagoniste.
Valorizzare le donne nella loro specificità e “diversità”
Per iniziare vorrei ricordare perchè esiste l’8 Marzo, ricorrenza nata per celebrare una storia di coraggio tutta al femminile: le operaie dell’industria tessile Cotton di New York 8 Marzo 1908 rimasero vittime dell’incendio divampato all’interno dell’azienda dove erano state segregate in risposta allo sciopero in cui chiedevano condizioni di lavoro migliori. Da questa vicenda dolorosa è nata questa ricorrenza che ci ricorda non solo l’esistenza del diritto delle donne nel mondo, ma ribadisce la parità e l’uguaglianza di genere.
È chiaro che non basta una ricorrenza nel calendario per affermare i diritti delle donne e della diversità in generale, tuttavia, il solo fatto che se ne parli, è già una conquista importante. Non dimentichiamoci che se per noi occidentali questa cosa sembra scontata, in molti Paesi del mondo non è affatto così, le donne non accedono ai più elementari diritti come l’istruzione, il lavoro, l’indipendenza economica.
“Quando sono entrata in Salesforce Italia nel 2015 ero una delle poche donne, oggi l’azienda è cresciuta moltissimo: la percentuale femminile è del 26% ma soprattutto ci sono sempre più donne in posizioni di Leadership”
Ma veniamo alle azioni concrete: Salesforce rappresenta un’azienda all’avanguardia dal punto di vista della Cultura, non a caso Equality è uno dei nostri 5 valori che si esplica ad esempio nella politica di assunzioni volta a promuovere la diversità e l’empowerment femminile. Il processo di assunzione è diventato sempre più inclusivo per evitare i pregiudizi inconsapevoli e poi ci siamo dati regole e obiettivi per fare in modo che la tecnologia non rimanga un territorio e un’opportunità solo per gli uomini.
Vanessa Fortarezza, Area Vicepresident per il settore Communication, Media, Energy & Utilities
La mia storia testimonia questa evoluzione: quando sono entrata in Salesforce Italia nel 2015 ero una delle poche donne, oggi l’azienda è cresciuta moltissimo, la percentuale femminile è del 26% ma soprattutto ci sono sempre più donne in posizioni di Leadership. Ma siamo all’inizio di un percorso: assumere donne è il primo passo, poi dobbiamo valorizzarle nella loro specificità e “diversità”, nella loro intelligenza emotiva in grado di arricchire e umanizzare un ambiente, quello del software, da sempre presidio indiscusso di ingegneri uomini.
Dal canto mio sono felice di contribuire nel fare la mia parte, dando voce sia a chi si sta affacciando al mondo del lavoro sia a donne che sono già Manager e hanno bisogno di confrontarsi con Executive di altre realtà. Ed è per questo motivo che ho accettato di mettere la mia esperienza ultra ventennale in aziende multinazionali del mondo IT e software al servizio di altre donne, aderendo – come Mentor – a programmi di Associazioni che si occupano proprio di supportare le donne nel mondo del lavoro e di aiutarle a crescere e ad orientarsi. In particolare sono membro attivo di Power Manager Mentoring, programma di mentoring rivolto a donne di altre aziende associate a Valore D e ho aderito anche al programma Inspiring Mentor di Young Women Network un programma finalizzato a supportare giovani donne fra i 25 e i 35 anni che intendono sviluppare un percorso di carriera.