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Il glossario dell’email marketing automation

Per comprendere appieno le funzionalità dell'email marketing automation, è necessario prendere confidenza con il lessico utilizzato fatto anche di acronimi oscuri: ne sveliamo qualcuno in questo breve glossario.

L’uso delle email è stato da sempre uno dei pilastri del marketing digitale. Nel contesto di una crescente rilevanza dell’uso dei dati di prima parte, le email continuano a restare centrali per qualsiasi strategie e capire come automatizzare l’uso è diventato più importante che mai.

Per comprendere appieno le funzionalità dell’email marketing automation, una forma di marketing one to one in cui si parla direttamente al cliente durante la sua customer journey, è necessario prendere confidenza con il lessico utilizzato fatto anche di acronimi oscuri. Ne sveliamo qualcuno in questo piccolo glossario in rigoroso ordine alfabetico!

A/B testing o A/B test

È un approccio che consente di testare due email send in due versioni leggermente differenti a due gruppi di un campione di iscritti alla newsletter. Tramite A/B test è possibile testare tutti i numerosi dettagli che compongono una mail. Si può testare la posizione di un pulsante, un microtesto, il layout della mail, un’immagine, l’oggetto, etc. Per valutare il risultato del test si valuterà quale delle due mail registra il miglior risultato. A seconda del test i KPI cambieranno: tasso di apertura (open rate) se si testa l’oggetto o il titolo della mail; oppure il CTR (spiegato dopo) nel caso di un link o una immagine. La versione che otterrà i risultati migliori verrà spedita sotto forma di mass mail a tutti gli iscritti alla newsletter (mailing list).

Black list

Nel campo dell’Email marketing per Black list si intende l’elenco di IP bloccati dai server mail considerati “spammer”, che impedisce la consegna di email da alcuni mittenti.

Bounce rate o frequenza di rimbalzo

Il tasso di mancata consegna di una mail in rapporto al totale di email inviate (email non consegnata/totale email mandate).

Il bounce rate si classifica in hard bounce (e-mail inesistente, non valida o bloccata) oppure soft bounce (casella di posta piena o server non disponibile). 

CTR

Preso in prestito dalle campagne di advertising di Google, nell’email marketing è il rapporto tra quanti hanno aperto e visualizzato un’email e il numero di click su un link all’interno della newsletter.

È importante prestare attenzione alla distinzione tra il numero totale di click e il numero di utenti che hanno cliccato almeno una volta, in questo caso parliamo di click unici. Alcuni, nel calcolo del Click-Through-Rate prendono in considerazione il totale delle email inviate invece di quelle aperte ed effettivamente visualizzate dagli utenti.

Hard Bounce

La mancata consegna di una mail a causa di una ragione permanente che ne rende impossibile la consegna ad esempio perché l’indirizzo di posta elettronica è inesistente, è stato disattivato oppure il destinatario ha bloccato l’indirizzo del mittente. È importante monitorare questo dato, in quanto un elevato numero di bounce in un periodo di tempo limitato potrebbe penalizzare la reputazione del mittente. Per questo si consiglia di inserire gli indirizzi affetti da hard bounce in una lista specifica e non utilizzarli più.

Open rate

Il tasso di apertura di un’email. Si calcola mettendo in rapporto il numero di email aperte con il totale di email mandate in un determinato mass sending.

Opt in e Opt out

L’iscrizione e la cancellazione da una newsletter che deve rispettare la normativa sulla protezione dei dati personali, poiché l’indirizzo di posta elettronica rappresenta un dato personale. Si parla di double opt in quando il destinatario deve confermare la richiesta di iscrizione alla newsletter.

Soft bounce

Indica la mancata consegna di una mail causata da un problema temporaneo, come ad esempio la casella di posta in arrivo piena, inattiva o non correttamente configurata, oppure il server del destinatario offline, il messaggio di posta elettronica troppo pesante, auto-risposte alle email, nome di dominio non esistente oppure il mancato rispetto dei requisiti anti-spam o anti virus del server del destinatario.

White List

L’elenco degli IP approvati per la consegna di una e-mail a un destinatario. Più semplicemente: la rubrica di indirizzi email.

Per approfondire: “E-mail marketing: 10 consigli dagli esperti

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