L’Intelligenza Artificiale (AI) sta rapidamente emergendo come una forza trainante nella trasformazione della nostra società. Per la Pubblica Amministrazione italiana rappresenta un’opportunità senza precedenti. Migliorare l’efficienza operativa, aumentare la trasparenza e offrire servizi di qualità superiore ai cittadini sono solo alcuni dei benefici che possiamo ottenere.
Tuttavia, è importante riconoscere che il settore pubblico non ha sempre saputo sfruttare al meglio le nuove tecnologie. In passato, molte volte non è riuscito a superare le sfide tecnologiche, giuridiche e organizzative legate al cambiamento.
Per questo motivo, nel nostro ultimo Rapporto “Il ruolo e gli impatti dell’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione Italiana” redatto con The European House Ambrosetti, ci proponiamo di esplorare a fondo le potenzialità e le sfide dell’adozione dell’AI nella Pubblica Amministrazione attraverso analisi dettagliate e casi di studio, fornendo una guida strategica all’implementazione di soluzioni di AI, efficaci, etiche e sostenibili.
La Rivoluzione della Fiducia
Nella precedente edizione del Rapporto, abbiamo introdotto il concetto di “Rivoluzione della Fiducia“, sottolineando che non si tratta solo di innovazione tecnologica, ma di un cambiamento epocale che deve essere guidato da principi etici. È fondamentale che le Amministrazioni mantengano e rafforzino la fiducia dei cittadini e degli utenti, specialmente ora che gli investimenti in AI stanno dando vita a nuovi ecosistemi economici e influenzando l’economia digitale globale.
Tuttavia, la fiducia non può essere solo una parola d’ordine. Deve essere alimentata continuamente attraverso l’adesione a principi operativi chiari e robusti. L’approccio “privacy and security by design” emerge come una strategia vincente, proteggendo i diritti dei cittadini e garantendo la fiducia necessaria per l’adozione diffusa dell’IA.
L’innovazione è una necessità
La fiducia è la moneta dell’economia digitale e rappresenta una condizione preliminare affinché questo cambiamento epocale venga accolto positivamente. I dipendenti della Pubblica Amministrazione dovranno adattarsi a nuovi modi di lavorare e i cittadini devono percepire l’AI non come un’entità fredda e impersonale, ma come uno strumento efficiente e imparziale, sempre sotto il controllo umano.
Investimenti significativi sono stati fatti nella creazione di tecnologie sicure e tracciabili, per prevenire usi non autorizzati dei dati. In questo contesto, Salesforce accoglie positivamente l’EU AI Act e ha aderito all’iniziativa volontaria guidata dalla Commissione Europea sull’AI Pact, impegnandosi in materia di governance, trasparenza e formazione riguardante l’AI.”
Agilità nello sviluppo di nuovi servizi al cittadino
Ma la fiducia e la sicurezza non sono sufficienti da sole. L’innovazione richiede anche agilità. Solo progettando il cambiamento in modo rapido e superando le vecchie abitudini burocratiche potremo cogliere le opportunità offerte dall’AI. L’adozione di modelli di Intelligenza Artificiale specifici per settori come istruzione, sicurezza, giustizia, permette una sperimentazione mirata e riduce il rischio di fallimenti su larga scala. Questi modelli possono liberare risorse nella Pubblica Amministrazione e garantire servizi più accessibili e coerenti con i fabbisogni dei cittadini.
Un futuro possibile
Dall’osservatorio di Salesforce, vediamo che l’AI sta rivoluzionando, soprattutto all’estero, il modus operandi di molte Amministrazioni Pubbliche e nel Rapporto non presentiamo solo le teorie sull’intelligenza artificiale ma avanziamo 10 proposte concrete di come mettere l’IA a lavorare concretamente nei flussi di lavoro quotidiani delle Pubbliche Amministrazioni.
Due sono le direttrici su cui occorre concentrarsi:
Reimmaginare la PA come un ecosistema predittivo e proattivo. Il cambiamento abilitato dall’IA non riguarda solo gli strumenti. La Pubblica Amministrazione può evolversi da sistema statico e reattivo a vero e proprio ecosistema predittivo e proattivo grazie all’intelligenza artificiale.
La chiave non è solo automatizzare i processi, ma anticipare le esigenze dei cittadini e prevedere potenziali criticità prima che si manifestino. Attraverso l’analisi dei big data e l’impiego di agenti autonomi, l’AI può identificare tendenze nei comportamenti dei cittadini o nei flussi amministrativi, consentendo di prevenire colli di bottiglia o problematiche strutturali.
Ciò permette alle Amministrazioni Pubbliche di operare non solo più velocemente, ma in modo preventivo, migliorando la qualità del servizio senza attendere l’insorgere di criticità. Non si tratterebbe solo di un miglioramento operativo, per quanto notevole, ma di un cambio di ruolo, di una nuova visione del servizio pubblico.
Integrare le soluzioni di AI nei processi amministrativi. Le Amministrazioni Pubbliche sono spesso sovraccariche di processi complessi e data-intensive. La promessa delle AI – come Agentforce e del suo motore Atlas – è semplice: trasformare l’intelligenza artificiale da un concetto astratto a uno strumento pratico e integrato che agisce all’interno dei processi esistenti. Ecco alcuni esempi concreti:
- Integrazione di dati: l’AI può facilitare l’integrazione di dati da vari sistemi in modo diretto e sicuro, garantendo che l’informazione sia sempre aggiornata e pronta per analisi e decisioni.
- Creazione di agenti autonomi: un aspetto rivoluzionario delle AI più evolute è la capacità di creare agenti autonomi che svolgono ruoli specifici all’interno dei processi amministrativi, gestendo richieste di servizi, rispondendo a domande frequenti dei cittadini o monitorando la conformità alle politiche pubbliche.
- Esecuzione di azioni mappate su workflow: l’AI non solo analizza i dati, ma è anche in grado di mappare azioni suggerite rispetto ai flussi di lavoro digitalizzati esistenti, garantendo che le proposte siano realizzabili e integrabili senza frizioni nei processi già in uso.
- Interazione multicanale: le AI più evolute possono interagire su tutti i canali di comunicazione disponibili, assicurando che sia i cittadini che gli impiegati possano essere raggiunti nel modo più efficace per le loro esigenze.
Il cambiamento che possiamo realizzare insieme
L’intelligenza artificiale rappresenta non solo un’opportunità tecnologica, ma una chiave per affrontare la velocità del cambiamento che caratterizza la società contemporanea. La velocità è – e sarà sempre di più – uno dei fattori di successo dei progetti di AI in ambito pubblico e la Pubblica Amministrazione, grazie proprio all’Intelligenza Artificiale, ha l’occasione di non rimanere indietro, ma di stare al passo e, addirittura, di anticipare le esigenze delle proprie collettività, migliorando l’efficienza e la qualità dei servizi offerti.
Confidiamo che il lavoro racchiuso nel Rapporto condotto insieme ai vertici di 60 Pubbliche Amministrazioni Centrali e Locali italiane, possa servire da acceleratore per un dialogo costruttivo e permettere quel cambiamento necessario per migliorare la gestione della cosa pubblica e l’interazione con noi cittadini.
Il report Salesforce – TEHA sull’AI nella PA italiana
Scopri le 10 proposte ideate permettere all’Italia di diffondere un insieme di tecnologie digitali utili alla crescita digitale del nostro Paese.