Questi 4 trend di marketing stanno ridefinendo il nostro modo di interagire con i clienti
In occasione dell'ultima edizione del report "State of Marketing", abbiamo intervistato 6.000 marketer livello globale per scoprire come le nuove tecnologie e le aspettative stiano cambiando il modo in cui le aziende costruiscono le relazioni con i clienti.
Abbiamo condotto un sondaggio tra 6.000 leader del settore marketing per scoprire come le nuove tecnologie e aspettative stanno cambiando il modo in cui le aziende creano relazioni con i clienti. Ecco i principali risultati emersi e alcuni utili suggerimenti tratti dall’ultima edizione del nostro report “State of Marketing”.
Poiché l’obiettivo di molte aziende è quello di fare di più con meno risorse, gli esperti di marketing stanno cercando di sfruttare meglio gli strumenti e le tecnologie esistenti.
Negli ultimi anni, i trend del settore marketing hanno costretto i brand a navigare in acque turbolente e sconosciute. I cambiamenti nei comportamenti dei clienti, un’economia in continuo mutamento e l’emergere di nuove tecnologie hanno reso la navigazione ancora più burrascosa.
Ma c’è una buona notizia. Puoi aiutare la tua azienda a superare la tempesta adottando strumenti tecnologici, personalizzando le interazioni con i clienti, creando un futuro senza cookie e dando priorità alla collaborazione con i team remoti. È fondamentale concentrarsi sulla soluzione giusta per questo momento.
Dall’ultima edizione del nostro report “State of Marketing” abbiamo identificato i quattro principali trend di marketing che stanno ridefinendo il nostro modo di lavorare e di interagire con i clienti.
Ci auguriamo che questi insight e suggerimenti ti possano aiutare a definire una strategia per l’immediato e per l’anno a venire. Vuoi saperne di più? Andiamo a vedere.
Trend 1: saper padroneggiare gli strumenti tecnologici è la priorità numero uno degli esperti di marketing, e anche la loro principale difficoltà
Le nuove sfide richiedono soluzioni innovative. Alla luce dell’evoluzione continua delle preferenze, dei comportamenti di acquisto e delle aspettative dei clienti, gli esperti di marketing si stanno adeguando in modo da soddisfare le nuove esigenze del pubblico. Il 91% dei CMO che hanno partecipato alla nostra indagine dichiara di dover innovare continuamente per mantenere la competitività. Nel corso dell’ultimo anno, le organizzazioni di marketing hanno cambiato le loro principali priorità per riuscire in questo intento.
Poiché l’obiettivo di molte aziende è quello di fare di più con meno risorse, gli esperti di marketing stanno cercando di sfruttare meglio gli strumenti e le tecnologie esistenti. Al tempo stesso, tuttavia, il loro utilizzo inefficace resta in cima alla lista delle sfide più difficili da superare.
Le 5 principali priorità degli esperti di marketing
- Migliorare l’uso di strumenti e tecnologie
- Sperimentare nuove strategie e tattiche di marketing
- Modernizzare strumenti e tecnologie
- Costruire/mantenere un rapporto di fiducia con i clienti
- Migliorare la collaborazione
Le 5 principali sfide degli esperti di marketing
- Uso inefficace di strumenti e tecnologie
- Misurare il ROI e l’attribuzione del marketing
- Trovare un equilibrio tra la personalizzazione e la comodità per i clienti
- Costruire/mantenere un rapporto di fiducia con i clienti
- Resistenza all’adozione di nuove strategie/tattiche di marketing
Abbiamo potuto constatare che alcuni aspetti, come l’adozione della tecnologia, le “metriche di vanità” e la disconnessione tra marketing e vendite, rappresentano dei fattori frenanti per gli esperti di marketing. Molti di loro stanno dando ulteriore priorità alla modernizzazione del proprio stack tecnologico, anche investendo in soluzioni per l’automazione e la produttività dei dipendenti.
La crescita degli strumenti tecnologici per il marketing ha creato una quantità di dati che gli esperti di marketing non sempre sono in grado di utilizzare efficacemente. Quali sono i vantaggi? Potendo disporre di un’enorme massa di dati, le aziende riescono a offrire ai clienti esperienze personalizzate e sempre più mirate. E gli svantaggi? Gli esperti di marketing devono gestire questa gigantesca mole di dati che arrivano da fonti diverse e trovare un punto di equilibrio tra la personalizzazione e il rispetto dei confini etici.
Suggerimento rapido: spesso, tutto l’impegno dedicato a implementare nuove e potenti tecnologie è vanificato dal fatto che vengono utilizzate esattamente come quelle precedenti. I dati forniti dalla tecnologia di marketing sono utili ed efficaci sono nella misura in cui vengono condivisi e attuati. Per tradurre gli investimenti tecnologici in valore aziendale, gli esperti di marketing (e le organizzazioni in generale) devono focalizzare l’attenzione al di là delle piattaforme in sé e garantire la piena visibilità dei dati tra i vari team. Grazie a questo approccio, potranno riuscire a sfruttare appieno il potenziale dei loro strumenti.
Trend 2: gli esperti di marketing stanno ridefinendo il coinvolgimento dei clienti attraverso interazioni più intelligenti e mirate
I dati non hanno più un ruolo di supporto tra i vari strumenti a disposizione degli esperti di marketing, ma sono diventati degli elementi mission-critical indispensabili per ogni moderna azienda digital-first. Pertanto, gli esperti di marketing devono sfruttare al meglio le tecnologie che consentono di utilizzare i dati per rendere le interazioni più intelligenti e personalizzate. Tutto ciò offre il vantaggio collaterale di ridurre i costi e migliorare l’efficienza dei processi.
Le organizzazioni di marketing che sono state oggetto della nostra indagine utilizzano le seguenti tecnologie
- 90% Sistemi CRM (Customer Relationship Management)
- 89% Piattaforme ABM (Account-Based Marketing)
- 62% Intelligenza artificiale (IA)
Secondo il nostro report, l’80% degli esperti di marketing afferma che l’esperienza dei clienti è un fattore chiave per differenziarsi dalla concorrenza e ritiene che i dati connessi siano lo strumento più efficace per realizzare questo obiettivo. Le tendenze del marketing mostrano che le organizzazioni continuano a utilizzare un numero crescente di fonti di dati ogni anno, che si prevede ammonteranno a 18 nel 2023.
Gli esperti di marketing si avvalgono di tecnologie come i sistemi CRM e le piattaforme ABM per unificare i dati e realizzare campagne mirate, affidandosi anche all’intelligenza artificiale (IA) per integrare le funzionalità di automazione in una serie di attività di marketing. Tre dei quattro casi d’uso principali dell’IA sono correlati all’automazione, il che evidenzia l’importanza di migliorare la velocità e l’efficacia utilizzando le risorse esistenti.
Gli esperti di marketing puntano anche a ottenere il massimo dai budget ridotti e dalle risorse limitate di cui dispongono per raggiungere il pubblico ovunque si trovi. L’83% degli intervistati afferma che le loro organizzazioni coinvolgono i clienti in tempo reale su uno o più canali di marketing.
Suggerimento rapido: per comprendere a fondo le esigenze dei tuoi clienti, devi trovare un nuovo modo di utilizzare i dati in tuo possesso. Ecco perché le tecnologie integrate, come le piattaforme di dati dei clienti , sono più importanti che mai. Utilizzando gli insight forniti dalle piattaforme giuste, sarai in grado di ottimizzare i momenti salienti del percorso dei tuoi clienti e creare strategie di marketing più efficaci che richiedono minori correzioni di rotta.
Trend 3: il futuro “senza cookie” non è ancora alle porte, ma gli esperti di marketing continuano a prepararsi
A fronte del declino dei cookie di terze parti, gli esperti di marketing continuano la loro ricerca di fonti di dati alternative e, a questo scopo, si stanno concentrando sui dati forniti liberamente dai clienti (zero-party data) e su quelli che le aziende raccolgono direttamente dai clienti (dati di prima parte).
Questo cambiamento consente agli esperti di marketing di assumere il controllo e li aiuta a interagire in modo più efficace con i clienti giusti, massimizzando il ritorno economico del marketing.
Iniziative che gli esperti di marketing dichiarano di aver intrapreso per gestire i cambiamenti in materia di privacy
- Offerta di incentivi ai clienti per la condivisione di informazioni: 56%
- Creazione di una strategia basata sui dati di prima parte: 54%
- Realizzazione di accordi per la condivisione dati di seconda parte: 52%
- Investimento in nuove tecnologie: 51%
- Riduzione dei silos di dati interni: 49%
Poiché l’addio ai cookie di terze parti continua a slittare, il 75% degli esperti di marketing dichiara di fare ancora affidamento sui dati di terze parti. Tuttavia, gli esperti di marketing non intendono farsi condizionare da questi continui rinvii.
Il 68% degli intervistati nell’ambito del nostro studio dichiara di aver messo a punto una strategia per il passaggio ai dati di prima parte al fine di adeguarsi ai cambiamenti normativi in materia di privacy e rispondere alle richieste di una maggiore trasparenza dei dati. La semplificazione del numero di fonti di dati consentirà anche agli esperti di marketing di migliorare la propria efficienza e di ridurre i costi.
Sebbene non tutti i dati di terze parti siano correlati ai cookie, gli esperti di marketing dovranno conciliare questa strategia con le imminenti modifiche alle normative sulla privacy. Alcune strategie, come l’offerta di incentivi per la condivisione di dati, possono agevolare questa transizione arricchendo i profili dei dati dei clienti.
L’aumento del numero delle fonti di dati nel breve periodo evidenzia la necessità di adottare una tecnologia che permetta agli esperti di marketing di unificare i dati provenienti da fonti diverse per ottenere una visione unitaria e completa del cliente. Le attuali tendenze del marketing sembrano darne conferma: Il 32% degli esperti di marketing B2B afferma che la condivisione di una visione unificata dei dati dei clienti tra le varie business unit rappresenta una vera sfida.
Suggerimento rapido: cos’altro puoi fare, quindi, nell’attesa di un futuro “senza cookie”? Puoi integrare maggiormente l’inbound marketing nelle tue strategie e offrire valore attraverso contenuti ed esperienze digitali in cambio del consenso del tuo pubblico a utilizzare i suoi dati. Anche se questo approccio può apparire un totale dietro front agli occhi degli esperti di marketing B2C dopo anni di investimenti nel marketing dei brand sulle varie piattaforme, la creazione di esperienze digitali di cui si è proprietari permetterà comunque di accedere a dati preziosi, con l’ulteriore vantaggio di mantenere il controllo completo.
Trend 4: non basta investire in strumenti per promuovere la collaborazione
Il lavoro da remoto ha modificato radicalmente il panorama del marketing, rendendo la collaborazione molto più difficile. Il 69% degli intervistati nel nostro studio afferma che ora è più difficile collaborare rispetto a prima della pandemia.
Molti esperti di marketing continuano a destreggiarsi tra comunicazioni, processi, attività di collaborazione e risoluzione dei problemi, il tutto in un mondo ibrido. E sono convinti che questa tendenza sia destinata a perdurare: il 70% ritiene, infatti, che gli investimenti nelle tecnologie da remoto saranno permanenti. In risposta a questa tendenza, gli esperti di marketing stanno investendo in tecnologie di collaborazione per assicurarsi che il lavoro venga comunque svolto, indipendentemente da dove ci si trovi.
Esperti di marketing che affermano di utilizzare le seguenti tecnologie di collaborazione
- Videoconferenza: 46%
- Piattaforma di collaborazione basata sui canali: 45%
- Applicazioni di messaggistica istantanea o chat: 45%
- Social network aziendali: 44%
- E-mail: 43%
- Documenti condivisi: 42%
- Messaggistica vocale: 41%
- Telefono: 38%
- Lavagne virtuali: 36%
Le organizzazioni di marketing si sono adeguate alle mutevoli esigenze della forza lavoro, adottando in media quattro tecnologie di collaborazione per unificare i team di marketing globali.
In prima linea troviamo tecnologie come le videoconferenze, le piattaforme di collaborazione basate sui canali (come Slack e Microsoft Teams), le applicazioni di messaggistica istantanea o le chat e i social network aziendali. Benché la posta elettronica figuri nelle prime cinque posizioni in classifica, è evidente che i sistemi di comunicazione istantanea e asincrona siano gli strumenti preferiti per favorire il lavoro in team e le interazioni reciproche.
Suggerimento rapido: l’integrazione di una piattaforma che semplifica la gestione di più applicazioni e flussi di lavoro può contribuire ad abbattere i silos e a coordinare le attività di marketing con maggiore efficacia. Ma è l’adozione della piattaforma che può effettivamente offrire ai team la possibilità di migliorare la loro efficienza. I leader aziendali incoraggiano i team a utilizzare le piattaforme di collaborazione, ma loro, di fatto, non le usano? I team responsabili dei contenuti utilizzano uno strumento e i progettisti ne usano un altro? Per prosperare in un mondo in cui tutti possono lavorare ovunque si trovino, la collaborazione richiede un approccio completo agli strumenti e ai processi che favoriscono l’agilità e l’allineamento dei team.
Scopri le opinioni di 6.000 esperti di marketing a livello globale nell’8ª edizione del report “State of Marketing”
L’ottava edizione del report State of Marketing
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