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Terre Des Hommes, quando la collaborazione e la relazione umana diventano “impresa” per migliorare il mondo

Tecnologia e innovazione nel mondo delle no profit: ne abbiamo parlato con Paolo Ferrara, Direttore Generale di Fondazione Terre des Hommes Italia Onlus, il quale ci ha raccontato il processo di evoluzione che l'organizzazione sta attraversando, grazie anche al supporto di Salesforce.

Terre Des Hommes, nome derivato dal titolo di uno dei libri più famosi di Antoine de Saint-Exupéry, è una federazione di 11 ONG presenti in diversi Paesi del mondo, Italia compresa, e la sua storia prende forma nel 1960, quando Edmond Kaiser decide di fondare a Losanna, in Svizzera, la prima organizzazione dell’attuale rete con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo equo della società, senza discriminazioni etniche, religiose, politiche, culturali o di genere partendo dai più fragili e indifesi: i bambini e le bambine

A distanza di oltre 60 anni, le persone assistite dal movimento Terre des Hommes sono oltre 3 milioni, di cui un terzo in forma diretta, i progetti attivi per sostenere i bambini sono più di 70 in 21 Paesi e i beneficiari del servizio di adozione a distanza circa 11mila. Numeri da impresa (nell’accezione più ampia del termine) che fa del valore della collaborazione uno dei principi ispiratori e che ha trovato nel digitale un validissimo alleato per consolidare e far crescere il proprio modello di assistenza. Con Paolo Ferrara, Direttore Generale Fondazione Terre des Hommes Italia Onlus siamo entrati un po’ nel “suo” mondo dove fiducia e relazioni sono due parole chiave.  

Le nuove tecnologie e le competenze digitali sono il futuro anche per il mondo no profit?

La trasformazione digitale è qualcosa che ci interessa a 360 gradi, in tutti gli aspetti del nostro lavoro, dalla gestione ordinaria alla didattica a distanza, dai nuovi progetti di prevenzione della salute alla formazione online del personale. La tecnologia entra in gioco per rivedere alcuni processi e per raccogliere i dati relativi alle popolazioni e ai fenomeni che le riguardano, sfruttiamo i Big Data per l’analisi dei bisogni, per la rendicontazione, per il work in progress di un progetto, per condividere esperienze dall’esterno all’interno dell’organizzazione. Il digitale è una componente pervasiva, non tutte le Associazioni dispongono delle risorse e delle competenze per sfruttarne le potenzialità. C’è chi rimane indietro, è indubbio, ma è anche fisiologico. Noi stiamo provando ad affrontare le sfide che il digitale ci pone, accompagnando l’intera organizzazione verso questo cambiamento continuo. 

Cosa significa fare innovazione nel mondo no profit?

Diverse cose. Per esempio poter automatizzate i processi di amministrazione e di comunicazione e la raccolta e l’analisi dei dati necessari per misurare meglio le attività e i progetti. E poi, soprattutto, la gestione della relazione con il donatore: abbiamo in cantiere tre progetti in chiave Crm e Marketing (con Salesforce, ndr) e poi in ambito finance. Tutti gli sforzi di rinnovamento sono pensati per facilitare il lavoro di chi opera sul campo e di chi opera nel back office. Ma innovazione è anche cercare e trovare risposte nuove e più efficaci ai bisogni dei bambini, delle bambine e delle comunità con cui lavoriamo.

Due dei tanti bambini che l’organizzazione Terre des Hommes aiuta quotidianamente


La collaborazione è uno dei vostri valori fondanti: la tecnologia può rendere più efficiente il lavoro di un’organizzazione come la vostra? E come?

Collaborare è importante in tutti gli ambiti, ma per noi significa tutto. Nel nostro hub di Milano – Spazio Indifesa, per esempio, ci incontriamo e ci confrontiamo con altre 20 organizzazioni che operano nel terzo settore. La tecnologia non è solo un formidabile acceleratore di processi e una chiave per aprire nuove forme di co-programmazione di un progetto nel lavoro di team, ma diventa anche un grande abilitatore nella narrazione delle nostre esperienze e dei servizi che offriamo a persone di aree vulnerabili. 

Avete adottato Salesforce grazie al Modello Filantropico 1-1-1 (che prevede la donazione dell’1% delle ore lavorative, dell’1% dell’equity e dell’1% dei prodotti). Ci racconti come è stato collaborare in questo contesto?  

Volevamo una soluzione che ci obbligasse a cambiare approccio e mentalità nella gestione e nella costruzione della relazione con il donatore, che diventa un valore aggiunto quando va oltre la componente amministrativa, abbraccia la conoscenza e favorisce le occasioni di incontro. La scalabilità della piattaforma Salesforce ha fatto la differenza, e con essa le grandi competenze tecnologiche a cui abbiamo avuto modo di accedere. Il nostro gap di conoscenze e di linguaggio è stato colmato grazie al ponte creato dalle persone dei Servizi Professionali di Salesforce in Italia. Ci hanno accompagnato passo passo, dimostrando grande attenzione all’impegno sociale. La componente umana, in questa collaborazione, ha fatto da volano per il cambiamento culturale. Ed è quella che noi proviamo a trasferire al donatore. Costruire una relazione sulla conversazione continua: questo il principio alla base della nostra evoluzione.

Un progetto per il futuro che vorreste realizzare con il supporto di Salesforce?

Creare delle vere e proprie community, riducendo la distanza fra le persone che sosteniamo e i donatori. In altre parole avvicinare le persone e i mondi, con la tecnologia che fa da abilitatore.

Perché Terre des Hommes si può considerare un Trailblazer?

Abbiamo affrontato per primi tematiche che nessuno aveva mai considerato, portando in campo progettualità concrete e proposte di legge su argomenti critici come la sicurezza online. Siamo un’organizzazione a cui piacciono le sfide inedite che richiedono di uscire dalla comfort zone e crediamo di avere l’attitudine ad essere apripista e vorremmo continuare a conservarla a lungo. Mettendo sempre e comunque i soggetti che beneficiano dei nostri servizi al centro del nostro operato.

Vuoi saperne di più sulle strategie di innovazione dei nostri trailblazer? Leggi le loro storie nella sezione “CEOs Conversation”!

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