Una struttura del sito ben definita e ottimizzata è il primo passo per creare un e-commerce di successo o per migliorare le prestazioni di uno store online già avviato.
In questa guida vedremo come impostare una valida architettura informativa, in grado di offrire ai clienti un’esperienza utente positiva, aumentare le vendite e supportare l’ottimizzazione SEO del sito.
Cosa significa architettura dell’informazione
L’architettura dell’informazione, spesso abbreviata in IA (Information Architecture), è la disciplina che si occupa di organizzare e strutturare i contenuti sulle piattaforme digitali come siti web, applicazioni e piattaforme e-commerce. Il suo scopo principale è assicurare che i contenuti possano essere trovati e fruiti in modo chiaro e semplice sia dagli utenti, migliorando così la customer experience e favorendo le conversioni, sia dai search bot dei motori di ricerca, con significativi benefici per il posizionamento del sito.
L’IA è alla base della buona progettazione di un sito web e per questo, prima ancora di occuparsi del design grafico e dell’implementazione, è bene partire dalla definizione di una chiara e logica struttura dei contenuti. In particolare, nel contesto della vendita online l’architettura dell’informazione riveste un ruolo delicato e rilevante: può essere un fattore centrale per il successo di un e-commerce, poiché determina come i potenziali clienti scoprono i prodotti e come questi ultimi sono organizzati e presentati.
Gli elementi essenziali per l’architettura dell’informazione sono:
- l’organizzazione in categorie e sezioni;
- il labeling, ovvero la pratica di “etichettare” categorie e contenuti con le parole più chiare ed efficaci;
- il sistema di navigazione del sito: menù e sottomenù, breadcrumbs, link ecc.;
- la funzione di ricerca interna al sito.
Come realizzare un’architettura dell’informazione di successo
1. Definire gli obiettivi
Inizia delineando gli obiettivi di business del tuo sito – nel caso di un e-commerce, ovviamente, l’obiettivo principale sarà la vendita. Non solo, approfondisci la conoscenza degli intenti dei clienti e potenziali clienti. Cosa cercano quando visitano il tuo negozio online? Quali sono le loro necessità? Come si muovono all’interno del sito e come cercano i prodotti o le informazioni?
2. Comprendere gli utenti e pensare come loro
Non commettere l’errore di strutturare dell’e-commerce unicamente sulla base delle tue preferenze, o sull’approccio aziendale all’organizzazione e gestione dei prodotti: assumi la prospettiva dei clienti che concretamente useranno il sito per fare acquisti. Se ne hai la possibilità, conduci un’analisi degli utenti e delle loro ricerche nelle fasi iniziali del progetto. Quali sono le loro aspettative? Quali termini utilizzano per cercare i prodotti o servizi del tuo brand online? Come si aspettano di interagire con il sito? Pensare come loro è fondamentale per garantire un’esperienza utente soddisfacente.
3. Analizzare i competitor
Le aspettative degli utenti sono spesso modellate dalle loro esperienze precedenti con e-commerce e acquisti online. L’analisi dei competitor può quindi offrire spunti interessanti: esamina i siti della concorrenza e cerca di identificare le best practices del settore. Come presentano i loro prodotti? Come hanno strutturato le schede prodotto e le pagine del sito? Come semplificano la navigazione per gli utenti?
4. Fare l’inventario dei contenuti e la mappatura dei prodotti
Prima di iniziare a costruire la struttura dell’e-commerce, raccogli in quello che viene chiamato “inventario dei contenuti” (un semplice foglio di calcolo andrà benissimo) tutto ciò che potrebbe essere inserito nel sito: i prodotti e i servizi, ma anche eventuali blog post, articoli, guide all’uso e ogni tipo di informazioni utili. Definisci le categorie e sottocategorie logiche in cui raggruppare questi elementi, per creare creando una prima mappatura che servirà come base per definire la struttura del sito.
5. Organizzare le categorie e stabilire le priorità
Una volta definiti, inizia a raggruppare i contenuti nelle categorie e sottocategorie. Anche in questo caso, non dare per scontato che il tuo approccio all’organizzazione dei prodotti (per esempio i criteri di produzione o di stoccaggio) sia quello più adatto per presentarli agli utenti dell’e-commerce. Alcune categorie di prodotti possono godere di maggiore popolarità online rispetto ad altre; quindi, identifica le categorie più ricercate dai tuoi clienti e assicurati che siano facilmente accessibili. In questa fase potresti scoprire che alcuni prodotti o categorie non contribuiscono significativamente alla redditività del sito: fare un audit dei contenuti può aiutarti a scegliere gli elementi a cui dare priorità e quelli da escludere.
6. Sitemap e labeling
A questo punto puoi creare una sitemap schematica della struttura gerarchica dei contenuti, che ti aiuti a visualizzare la loro organizzazione in modo più tangibile e chiaro. Entra in gioco il labeling delle categorie e delle sezioni del sito, essenziale per guidare gli utenti nella scoperta dei prodotti. Scrivi etichette chiare, concise e comprensibili, pensate per le esigenze degli utenti. Assicurati che il linguaggio sia intuitivo e adatto al pubblico di riferimento, evitando termini tecnici o specialistici.
7. Sviluppare il sistema di navigazione
È il momento di lavorare ai sistemi di navigazione veri e propri, con tutti gli strumenti che gli utenti possono usare per muoversi sull’e-commerce e trovare i prodotti: i menù principali e secondari, i sistemi di breadcrumbs, i link correlati, eccetera.
Ricorda che utenti diversi hanno diverse preferenze di navigazione, che potrebbero non coincidere con le tue. C’è chi preferisce usare la barra di ricerca, per esempio chi sta attivamente cercando un prodotto specifico. Altri utenti amano navigare attraverso le categorie e le sottocategorie, oppure esplorare i prodotti senza avere inizialmente un obiettivo preciso. C’è chi torna sull’e-commerce per ritrovare prodotti che ha visto in precedenza.
Pensa al tuo e-commerce da ciascuna prospettiva e assicurati di offrire diverse opzioni per accedere ai prodotti o servizi, per esempio includendo un menu di navigazione ben strutturato, una barra di ricerca avanzata e collegamenti veloci alle categorie più popolari direttamente dalla homepage.
8. Creare un wireframe
Un wireframe è la rappresentazione visiva e schematica delle pagine di un sito web, senza dettagli grafici avanzati. Serve innanzitutto a pianificare la disposizione dei contenuti e a stabilire la gerarchia visiva tra gli elementi della pagina per impostare un’interfaccia utente dalla buona usabilità. Il wireframe può essere cliccabile e diventare un vero e proprio prototipo del sito su cui simulare la navigazione e le funzionalità dell’e-commerce, dando la possibilità di testare la user experience.
9. Fare un test di usabilità
Prima di lanciare il nuovo sito o di rilasciare le modifiche fatte per ottimizzare l’e-commerce, fai una valutazione con un test di usabilità. Chiedi a persone esterne al progetto di navigare il sito ed effettuare task precisi come cercare un prodotto o completare un acquisto, e raccogli i loro feedback. Questi test possono rivelare problemi di navigazione che potresti non aver notato.
10. Monitoraggio e aggiustamento
Monitora le analytics del sito per valutare come gli utenti interagiscono con l’e-commerce. Col tempo, ad esempio, potresti notare che alcune categorie di prodotto hanno poche visualizzazioni e non vengono ricercate dagli utenti, oppure che alcune sottocategorie ottengono più traffico della categoria principale a cui appartengono. Usa queste informazioni per apportare miglioramenti all’architettura del sito.
Creare una struttura ideale richiede pianificazione, attenzione ai dettagli e aggiornamento costante. Tenere in considerazione le esigenze dei clienti, restare aggiornati sulle best practices dell’architettura dell’informazione e impegnarsi nell’ottimizzazione sono azioni essenziali per guidare gli utenti alla scoperta dei tuoi prodotti, offrire loro una customer experience positiva e far crescere il tuo e-commerce.