Cos’è che fa sì che i consumatori rimangano fedeli al proprio negozio di alimentari abituale? Cosa serve per catturare la loro attenzione ed essere tentati da un posto nuovo?
European Grocery Shoppers Report – Seconda edizione
Abbiamo raccolto le opinioni di 6.750 consumatori sui fattori che portano ad un cambiamento nel canale grocery utilizzato e sulla loyalty.
I consumatori sanno che il loro negozio preferito non è perfetto, ovviamente. Tuttavia, c’è un momento in cui si decide di cominciare ad acquistare altrove. Ecco perché è fondamentale che i retailer e i brand grocery facciano della comprensione dei loro clienti una priorità.
Internet Retailing e Salesforce hanno intervistato 6.750 consumatori europei del settore grocery per scoprire cosa li rende fedeli al loro negozio attuale. I risultati hanno approfondito i pensieri e i comportamenti dei consumatori riguardo agli acquisti di generi alimentari.
Ecco cosa abbiamo scoperto, per rendere più facile ai retailer e ai brand soddisfare la domanda dei consumatori nel 2022.
Fedeltà sì, ma fino a un certo punto
La verità è che gli esseri umani sono creature abitudinarie. Ci abituiamo ad andare in un certo negozio, a comprare un certo prodotto, a mostrare un certo comportamento. È solo quando sperimentiamo certi livelli di “attrito” che cominciamo a considerare di cambiare quell’abitudine. E scegliere dove fare la spesa è esattamente la stessa cosa.
La ricerca ha mostrato che il 69% dei consumatori afferma di essere fedele a un particolare rivenditore di alimentari. Cambiare negozio significa cambiare un’abitudine, quindi i consumatori hanno bisogno di un buon incentivo per decidere di farlo.
Per la maggior parte dei consumatori, il prezzo gioca almeno una parte nel tasso di fidelizzazione nei confronti di un brand. Infatti, i prezzi più bassi sono la prima risposta alla domanda: “Cosa ti farebbe considerare di passare a un altro rivenditore/supermercato di alimentari in futuro?”
Ma nonostante sia al primo posto, la percentuale di intervistati che ha risposto “prezzi più bassi” è stata solo del 26%. Possiamo vedere da questi risultati che la questione della fidelizzazione è molto più complicata di quella del prezzo.
La gestione della loyalty dei clienti nel settore grocery inizia con un solido programma di fidelizzazione. La maggior parte dei consumatori europei di alimentari (91%) è membro di un programma fedeltà. Sono anche disposti a condividere le informazioni sulle loro abitudini d’acquisto attraverso questi programmi, a condizione che possano vedere un beneficio dal farlo. Infatti, solo l’8% non vede i vantaggi di aderire a un programma di fidelizzazione.
La sostenibilità è importante per i consumatori del settore alimentare in Europa
La sostenibilità è attualmente e prevedibilmente una priorità per i consumatori europei. Infatti, il 78% di loro ha detto che passerebbe a un nuovo prodotto, brand o retailer se quello abituale non fosse allineato alle proprie idee sulla sostenibilità.
Sappiamo già che la sostenibilità spinge alla loyalty. La legislazione dell’UE non fa che evidenziare quanto sia importante il cambiamento per i retailer.
Quindi la domanda è: i clienti sono disposti a pagare di più per la sostenibilità? La risposta è che il prezzo spesso vince. La maggioranza dei consumatori di generi alimentari non è disposta a pagare molto di più di quanto già faccia per versioni più ecologiche dei loro acquisti abituali. Poco meno del 40% è disposto a pagare fino al 10% in più e il 26% non pagherebbe affatto di più.
I retailer giocano ancora una parte importante nelle relazioni con i clienti
L’adozione del digitale ha accelerato rapidamente negli ultimi due anni. Questo ha migliorato il rapporto tra i negozi al dettaglio e i loro clienti in diversi modi. Abbiamo visto più brand andare direttamente al cliente finale con le proprie offerte online, utilizzando la comprensione dei dati come strumento per aiutarli a farlo.
È fondamentale utilizzare i dati per capire meglio il consumatore, in particolare quando fa acquisti online. Così facendo, i brand e i negozi possono guidare la crescita futura. Ciò che è evidente è che la maggior parte dei consumatori (60%) preferisce acquistare con i retailer piuttosto che direttamente dal brand.
Con il passaggio all’online, i brand hanno maggiori opportunità di vendere direttamente al cliente finale, saltando i retailer. Considerate prodotti voluminosi e acquistati regolarmente come il latte vegetale a lunga conservazione, i pannolini o la carta igienica. Sono il modo ideale per rafforzare le relazioni brand/cliente. I brand sono in grado di catturare meglio la quota di mercato utilizzando la giusta strategia.
Sappiamo che l’esperienza digitale è fondamentale per qualsiasi azienda, e non è diverso per le drogherie e i brand europei del settore alimentare. Poiché i consumatori continuano a fare acquisti online, spinti dalla facilità e dall’esperienza connessa su cui hanno fatto affidamento, i retailer devono tenere il passo per mantenere la loro quota di mercato.
I negozi fisici rimangono in vetta
Nonostante la presenza online sia cruciale per il successo, molti consumatori preferiscono ancora fare la spesa nei negozi fisici. Abbiamo scoperto che il 34% dei consumatori spagnoli, il 32% dei consumatori italiani e il 26% dei consumatori svedesi preferisce fare la spesa solo nei negozi fisici.
Forse perché ci vuole troppo tempo per la consegna della spesa (14% dei consumatori intervistati), o perché la spesa stessa richiede più tempo online (15%). Qualunque sia la ragione, i negozi brick-and-mortar offrono fattori come la disponibilità dei prodotti, la gamma di prodotti e la convenienza che fanno sì che molti consumatori rimangano fedeli a loro.
È chiaro che il consumatore europeo di oggi sta cercando la giusta combinazione di servizio digitale, convenienza e prezzo. I brand e i negozi di alimentari devono tenere conto della domanda dei consumatori e usare questa intuizione per prosperare e crescere nell’anno a venire.
Scarica la seconda edizione dello European Grocery Shoppers Report per saperne di più sulle sfide e le opportunità che i retailer e i brand devono affrontare nel mercato europeo degli alimentari.
European Grocery Shoppers Report – Seconda edizione
Abbiamo raccolto le opinioni di 6.750 consumatori sui fattori che portano ad un cambiamento nel canale grocery utilizzato e sulla loyalty.