La sfida dei brand con le giovani generazioni: ecco le abitudini di acquisto per Gen Z e Gen Alpha
Anche quest’anno le studentesse del MAFED hanno indagato le nuove tendenze di acquisto. “L’evoluzione del Consumer Engagement di domani” è il titolo della ricerca che le studentesse hanno realizzato con il supporto di Salesforce.
Sempre di più il digitale e la multicanalità sensoriale svolgono un ruolo fondamentale nelle esperienze d’acquisto dei consumatori, soprattutto quelli più giovani. Parliamo in particolare delle ultime generazioni, la Gen Z e la giovanissima Gen Alpha, che oggi stanno trainando il cambiamento del mercato degli acquisti, fisici e non solo, verso una direzione puramente esperienziale e sempre più digitalizzata.
Anche quest’anno gli studenti del MAFED (Master in Fashion, Experience & Design Management di SDA Bocconi) hanno indagato sulle nuove tendenze di acquisto e consumo. “L’evoluzione del Consumer Engagement di domani” è la ricerca che le studentesse Xenia Chiarabini, Noor Boutaleb, Anna Finotti e Hailey Druker hanno realizzato con il sempre prezioso supporto di Salesforce.
L’indagine ha portato alla luce alcune tendenze che tutte le aziende di oggi dovrebbero seguire attentamente per riuscire a conquistare i consumatori più giovani.
Il negozio non più come un luogo di “necessità”, ma pura esperienza sensoriale
Il negozio fisico non sarà più un canale di vendita primario, ma sarà un vero e proprio hub esperienziale con cui i brand potranno coinvolgere i nuovi consumatori. Ad oggi, l’occhio vuole la sua parte, e grazie alla possibilità di acquistare qualunque cosa online sta diventando sempre più superfluo doversi recare presso i negozi fisici. Ma portare il consumatore in negozio ha pur sempre un suo valore ed è dunque per questo che diventa fondamentale la necessità di creare una strategia che porti le persone a guardare oltre lo schermo. Non più per i meri acquisti, quanto più per l’esperienza, per il poter toccare con mano i prodotti, avere esperienze coinvolgenti ed entrare in contatto con personale esperto e qualificato in grado di consigliare e dare valore aggiunto.
Ma il vero cambio di paradigma avviene con lo sviluppo di una nuova necessità sensoriale, quella di dare al brand una voce, una sorta di “identità sonora”. Con lo sviluppo di realtà aumentate, dei nuovi strumenti di Intelligenza Artificiale come Alexa o le chatbot aziendali, sempre più presenti sui siti di ciascun brand, la capacità di costruire stimoli basati sul senso della voce deve diventare quasi scontata, anche nelle fasi di assistenza e di acquisto.
Sostenibilità e comunità come parole chiave
Molte sono state le keyword emerse dai risultati della ricerca, parole che fanno capire l’esigenza delle aziende di moda (e non solo) di adeguarsi sempre di più alle giovani generazioni e ciò che si aspettano prima, durante e dopo l’acquisto.
Tra i requisiti che i brand devono avere spicca quello della sostenibilità, prima considerata semplicemente un “nice to have”, e ora ritenuta addirittura un fattore scontato e che i brand da cui i giovani di oggi acquistano debbano per forza prevedere nella propria offerta.
Inoltre, oggi il significato di “community” cambia e diventa fondamentale per fare in modo che i consumatori abbiano accesso e vivano in prima persona il brand, che dovrà prestare attenzione nel rendere chiare e trasparenti le proprie intenzioni con la propria customer base. L’idea sarebbe quella di fare in modo che i giovani consumatori effettuino via via un upscale per passare ad una categoria di community sempre più elevata, seguendo così le stesse logiche del gaming cui sono abituati nel proprio ecosistema di appartenenza.
Logiche che comprendono tutto ciò che fa parte del mondo virtuale, comprensivo di metaverso, ormai considerato la normalità dalle generazioni nate dopo gli anni 2000. La ricerca infatti ha mostrato che la Generazione Alpha passa più tempo online ed è particolarmente interessata al metaverso, risultati che dimostrano la necessità da parte dei brand di aumentare la propria realtà in tutti i sensi, quello digitale in particolare, con l’obiettivo finale della creazione di awareness e della costruzione di un maggior dialogo con i più giovani.
I brand non soddisfano ancora pienamente le aspettative della Generazione Z e della Generazione Alpha. Si è però sulla buona strada affinché fattori come quelli poco sopra citati diventino parte integrante di ciascuna azienda. Oggi le nuove generazioni hanno una soglia e un tempo di attenzione sempre più limitati, per questo motivo la rapidità, l’efficienza e la creatività sono fattori essenziali perché ogni brand possa diventare ciò di cui un giovane consumatore non possa più fare a meno.
Per scoprire di più su come i brand stanno approcciando la Gen e la Gen Alpha scarica la ricerca realizzata da SDA Bocconi e Salesforce