Alcuni trend e tecnologie dell’e-commerce sollevano ondate di clamore destinate a scemare, ma altre sono così potenti da rivoluzionare l’andamento del mercato. Alla luce delle tante innovazioni e tecnologie che sono emerse nel 2023, i leader aziendali stanno riflettendo sulla strada da intraprendere e valutando i nuovi trend su cui investire. Ecco alcune delle principali tendenze che influiranno sulla tua attività negli anni a venire.
Cosa scoprirai:
- L’intelligenza artificiale stimola l’efficienza
- Le aziende danno priorità alla gestione e all’armonizzazione dei dati
- Il commercio conversazionale si umanizza
- L’headless commerce aiuta le aziende a restare competitive
- La vendita di prodotti usati contribuisce al successo dei brand
- L’evoluzione del social commerce continua
- L’uso di contenuti video dinamici dà impulso alle vendite
- I programmi fedeltà diventano più personalizzati
- I contenuti generati dagli utenti influenzano l’andamento delle vendite dell’e-commerce
- Gli abbonamenti creano valore aggiunto in una vasta gamma di settori
- Domande frequenti sui trend dell’e-commerce
1. L’intelligenza artificiale stimola l’efficienza
È indubbio che l’intelligenza artificiale (AI) stia cambiando le regole del gioco nel settore dell’e-commerce. Da anni i team che si occupano di e-commerce utilizzano la tecnologia per automatizzare e personalizzare i consigli sui prodotti, l’attività dei chatbot e molto altro ancora. Ma ora l’AI generativa e predittiva addestrata su modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM, Large Language Model) offre ancora più opportunità di incrementare l’efficienza e di espandere la personalizzazione. L’AI è molto più che una tendenza dell’e-commerce: è lo strumento che può rendere più produttivi i tuoi team e migliorare la soddisfazione dei clienti.
Hai un catalogo di prodotti esteso che dev’essere aggiornato di frequente? L’AI è in grado di scrivere e categorizzare singole descrizioni, riducendo da ore a pochi minuti il tempo necessario per svolgere questa attività. Hai bisogno di ottimizzare le pagine con i dettagli dei prodotti? L’AI può migliorare la SEO generando automaticamente meta titoli e meta descrizioni per ogni prodotto. Devi creare una landing page per una nuova promozione? I page designer generativi consentono agli utenti di creare e progettare pagine in pochi secondi, indipendentemente dal loro livello di competenza e abilità, grazie a strumenti di compilazione conversazionali di facile uso.
Tutte queste innovazioni consentono di restare al passo con gli altri trend, soddisfare le aspettative sempre più elevate dei clienti e mantenere un approccio flessibile, a prescindere da ciò che accadrà nel futuro.
2. Le aziende danno priorità alla gestione e all’armonizzazione dei dati
I dati sono il tuo bene più prezioso: ti aiutano a capire i clienti, a prendere decisioni informate e a misurare il successo delle tue strategie. È quindi fondamentale che i tuoi dati siano accurati e ben organizzati. Qual è la sfida da affrontare? Le aziende raccolgono un’enorme quantità di informazioni, ma spesso non sanno come gestirle.
Ed è proprio grazie alla gestione e all’armonizzazione che è possibile riunire i dati provenienti da più fonti diverse, come i CRM e i sistemi per la gestione degli ordini, per offrire una visione completa di tutte le tue attività aziendali. I dati armonizzati ti permettono di ottenere preziosi insight su cui basare le tue prossime azioni per migliorare la soddisfazione dei clienti e incrementare i ricavi in modo più rapido ed efficiente. I dati armonizzati consentono anche di implementare l’intelligenza artificiale (compresa l’AI generativa), l’automazione e l’apprendimento automatico per poter commercializzare prodotti o servizi, servire i clienti e vendere con maggiore efficienza.
Ecco perché la gestione e l’armonizzazione dei dati sono le principali priorità dei leader aziendali, come lo dimostrano i dati seguenti:
- il 68% prevede di incrementare gli investimenti nella gestione dei dati
- il 32% afferma che la mancanza di una visione e comprensione completa dei loro dati rappresenta un’ostacolo
- il 45% intende dare priorità all’acquisizione di una visione più olistica dei propri clienti.
La gestione dei dati dovrebbe essere la priorità assoluta per le aziende che intendono sfruttare tutte le nuove funzionalità offerte dall’AI per promuovere l’e-commerce.
3. Il commercio conversazionale si umanizza
Sono finiti i tempi in cui le conversazioni con i chatbot sembravano assurde e lontane dalla comprensione umana. Grazie all’AI generativa e agli LLM, il commercio conversazionale si sta trasformando in modo radicale. L’interazione con i chatbot, tramite app di messaggistica e siti web, per richieste di assistenza, domande sui prodotti e non solo è diventata un’esperienza molto più umana e personalizzata.
I chatbot ora sono in grado di migliorare l’esperienza di acquisto con l’AI conversazionale e i first-party data, replicando le migliori interazioni in negozio su tutti i canali digitali. Le interazioni basate sul linguaggio naturale, sulle immagini e sui dati possono facilitare la ricerca dei prodotti, fornire risposte personalizzate e semplificare gli acquisti per assicurare un’esperienza agevole e intuitiva in tutti i canali digitali.
Con il progresso della tecnologia, questo trend è destinato a guadagnare terreno. I chatbot intelligenti, basati sull’AI, offrono ai clienti servizi self-service migliori e rendono più piacevole l’esperienza di acquisto. Questo aspetto è fondamentale dal momento che il 68% dei clienti afferma che non utilizzerebbe più il chatbot di un’azienda se avesse un’esperienza negativa.
4. L’headless commerce aiuta le aziende a restare competitive
L’headless commerce sta diventando sempre più popolare. Grazie alla sua architettura modulare, i team di e-commerce possono offrire nuove esperienze con maggiore rapidità perché non devono più attendere che gli sviluppatori modifichino i sistemi di back-end. Sono infatti in grado di aggiornare le interfacce online direttamente tramite API, sistemi di gestione delle esperienze e altri strumenti facili da usare. Dalle risposte fornite dai leader aziendali e dai team che già utilizzano l’headless commerce emerge quanto segue:
- il 76% afferma che questa architettura offre maggiore flessibilità e personalizzazione
- il 72% ritiene che incrementi l’agilità e consenta ai team di apportare modifiche alle vetrine virtuali più rapidamente
- il 66% sostiene che migliora l’integrazione tra i vari sistemi
Anche i clienti traggono beneficio dall’headless commerce, ottenendo più spesso esperienze nuove sui tutti i dispositivi e in tutti i punti di contatto. Ma non è finita qui. L’headless commerce offre una maggiore personalizzazione, esperienze multicanale migliori e performance ottimali per i siti di e-commerce.
5. La vendita di prodotti usati contribuisce al successo dei brand
Negli ultimi anni, è cambiato l’atteggiamento mentale dei consumatori nei confronti dei prodotti usati rimessi in vendita. L’acquisto di articoli di seconda mano, un tempo stigmatizzato, ora viene considerato un comportamento virtuoso. Infatti, più della metà dei consumatori (52%) ha acquistato un articolo di seconda mano lo scorso anno e si stima che il mercato dell’usato raggiunga i 70 miliardi di dollari entro il 2027. In altre parole, la vendita di prodotti usati rappresenta un’opportunità enorme per le aziende.
Alla luce della crescente popolarità dell’economia circolare, i brand di tutto il mondo stanno aprendo negozi dedicati alla vendita di articoli di seconda mano e incoraggiando i consumatori a riconsegnare i prodotti usati, dai vecchi jeans alle borse griffate fino agli elettrodomestici da cucina. Se vuoi sfruttare questa opportunità, devi elaborare una strategia per entrare nel mercato, implementando solidi sistemi per la gestione dell’inventario e degli ordini che offrano visibilità in tempo reale e capacità di logistica inversa.
Mettere i guidatori al primo posto: Pirelli più proattiva grazie ai dati
Scopri come un produttore di pneumatici premium utilizza i dati per semplificare la vita dei rivenditori e dei clienti.
6. L’evoluzione del social commerce continua
Ogni mese, circa 5 miliardi di persone utilizzano attivamente le piattaforme social, come Instagram, Facebook, Snapchat e TikTok. Oltre due terzi (67%) dei consumatori a livello mondiale hanno effettuato almeno un acquisto tramite social media nell’anno in corso.
Il social commerce ti permette di entrare immediatamente in contatto con un vasto pubblico globale e offre nuove opportunità di incentivare la scoperta di prodotti, raggiungere nuovi mercati e creare connessioni significative con i tuoi clienti. Tuttavia, il solo fatto di essere presente su un canale social non basta. Devi partecipare attivamente e creare esperienze autentiche e coinvolgenti per gli acquirenti.
Grazie ai nuovi strumenti di social commerce, come l’AI generativa per la creazione di contenuti e le integrazioni con le piattaforme social, l’esperienza di acquisto sta diventando migliore, più rapida e più coinvolgente. Questo trend sta sfumando i confini tra intrattenimento ed esperienza di acquisto, innalzando ulteriormente le aspettative dei clienti.
7. L’uso di contenuti video dinamici dà impulso alle vendite
Ora che i consumatori sono ormai abituati ai contenuti video dinamici e accattivanti che vengono proposti sulle piattaforme social, si attendono un’esperienza analoga anche sul sito di e-commerce del tuo brand. I video possono aiutare i clienti a conoscere meglio i tuoi prodotti, a capire come funzionano e a osservarli da angolature diversi.
I contenuti video non sono utili soltanto per fini pubblicitari o per facilitare la ricerca e la scoperta dei prodotti. L’uso dei video sta dando i suoi frutti in ogni fase del percorso del cliente, dalle ricerche che precedono l’acquisto sulle pagine con i dettagli dei prodotti fino alle e-mail post-acquisto. La grande maggioranza (89%) dei consumatori afferma di aver deciso di acquistare un prodotto o un servizio dopo aver guardato un video.
8. I programmi fedeltà diventano più personalizzati
È importante conquistare nuovi clienti, ma lo è altrettanto conservare quelli già acquisiti. A questo scopo, è necessario trovare modi per rafforzare la fidelizzazione e tenere vivo l’interesse per il brand. Sempre più spesso i clienti partecipano ai programmi fedeltà dei brand, ma si aspettano ricompense ed esperienze significative. Qual è il segreto per un programma fedeltà di successo? La chiave sta nella personalizzazione.
I clienti non sono disposti a fornire i propri dati in cambio di un’esperienza faticosa e impersonale, che li costringe a fare i salti mortali per riscattare i punti accumulati. Vogliono ricevere offerte esclusive e facilmente fruibili. Le esperienze devono essere interessanti e i premi significativi. Sei consumatori su 10 si aspettano di ricevere sconti per la loro adesione ai programmi fedeltà e circa un terzo di loro ritiene importante poter accedere ai prodotti in anteprima o in esclusiva.
I brand che riusciranno a fidelizzare i clienti sono quelli che utilizzeranno gli insight basati sui dati per creare un programma in grado di coinvolgerli e soddisfarli costantemente.
9. I contenuti generati dagli utenti influenzano l’andamento delle vendite dell’e-commerce
I contenuti generati dagli utenti (UGC, user-generated content) aggiungono credibilità, autenticità e social proof alle iniziative di marketing dei brand e possono contribuire sensibilmente a promuovere le vendite e la fidelizzazione. Infatti, come emerge dai risultati di uno studio, il tasso di conversione dei clienti che interagiscono con gli UGC è superiore del 102,4%. La maggior parte degli acquirenti si aspetta di leggere feedback e recensioni prima di effettuare un acquisto e gli UCG offrono un valore aggiunto in quanto riflettono le esperienze e le opinioni di clienti reali.
Inoltre, gli UGC forniscono anche una prospettiva diversa rispetto alle descrizioni generiche e alle foto professionali dei prodotti. Ad esempio, possono suggerire abbinamenti con un capo di abbigliamento o mostrare la sua vestibilità a seconda della corporatura. I video generati dagli utenti vanno anche oltre, evidenziando le funzioni e le caratteristiche di prodotti più complessi, come gli articoli di elettronica di consumo o persino le automobili.
Gli UGC costituiscono anche un modo economico per generare contenuti per il social commerce senza dover ricorrere ad agenzie o team di grandi dimensioni. Utilizzando hashtag, tag o campagne concentrate, i brand possono condividere post autentici, organici e in tempo reale sui social media con un pubblico più ampio.
Gli UGC possono essere integrati nelle pagine dei prodotti e anche negli annunci. Inoltre, è possibile incorporarli nei processi di sviluppo dei prodotti per ottenere preziosi input dai clienti su larga scala.
10. Gli abbonamenti creano valore aggiunto in una vasta gamma di settori
Dalle piattaforme di streaming alle aziende che vendono alimenti, capi di abbigliamento e prodotti per animali domestici, gli abbonamenti sono diventati un modello di business molto diffuso in tutti i settori. Nel 2023, gli abbonamenti hanno generato ricavi per oltre 38 miliardi di dollari, raddoppiando il loro valore negli ultimi quattro anni. Gli abbonamenti sono convenienti sia per chi acquista che per chi vende, in quanto offrono libertà di scelta ai clienti e creano un flusso di entrate continuo per le aziende.
Prendiamo il caso del brand di beni di consumo KIND Snacks. KIND ha lanciato un servizio in abbonamento per integrare le vendite B2B, offrendo ai clienti una corsia preferenziale per accedere a offerte e gusti esclusivi. Questa iniziativa ha generato un notevole flusso di entrate per KIND, oltre a rafforzare la brand loyalty dei suoi clienti. Il servizio in abbonamento consente anche a KIND di raccogliere first-party data in modo da testare i nuovi prodotti e individuare nuovi trend.
Domande frequenti sui trend dell’e-commerce
Come faccio a sapere se un trend può essere interessante per il mio business?
Se stai valutando l’opportunità di seguire un nuovo trend, devi innanzitutto effettuare un’analisi costi-benefici senza dimenticarti di dare priorità all’esperienza e la soddisfazione del cliente. Esamina i dati dei clienti per valutare l’impatto potenziale del trend sulla tua attività. Quanto costerà recepire il trend e quale sarà il ritorno nell’arco di uno, due e cinque anni? Analizza i numeri per valutare se il trend è in linea con le preferenze e i comportamenti dei tuoi clienti.
Puoi anche prendere spunto dai concorrenti e ispirarti al modo in cui hanno adottato determinati trend. Non devi imitare ogni loro mossa, ma puoi fare tesoro delle loro esperienze per trarre preziose informazioni e valutare la praticabilità economica di un trend per la tua azienda. Infine, la tua valutazione deve basarsi su decisioni incentrate sul cliente.
L’e-commerce è destinato a crescere ancora?
Assolutamente sì. L’e-commerce, infatti, è una priorità assoluta per le aziende di qualsiasi settore, dalla sanità all’industria manifatturiera. I clienti si aspettano esperienze di shopping digitali sempre più sofisticate e i canali digitali si confermano il metodo preferito per fare acquisti. Si stima che le vendite tramite e-commerce raggiungeranno il valore di 8.100 miliardi di dollari entro il 2026. Con l’evolversi dei canali digitali e delle nuove tecnologie, cambiano anche i comportamenti e le aspettative dei clienti.
Se volessi implementare l’AI, da dove dovrei iniziare?
L’AI generativa sta rivoluzionando l’e-commerce, migliorando la customer experience e incrementando la produttività, le conversioni e la fidelizzazione dei clienti. Tuttavia, per cogliere appieno i vantaggi di questa trasformazione, è fondamentale tenere presente alcuni aspetti. In primo luogo, va considerata la fiducia dei clienti. La maggior parte dei clienti (68%) afferma che, alla luce dei progressi dell’AI, l’affidabilità delle aziende è ancora più importante. Ciò significa che le aziende che implementano l’AI devono puntare alla trasparenza, spiegando ai clienti in che modo utilizzeranno i loro dati per migliorare le esperienze di acquisto, sviluppando standard etici sull’uso dell’AI e avviando una discussione aperta su questi temi.
Dovrai porti alcune domande difficili, ad esempio: Come posso assicurarmi che i dati sensibili siano anonimizzati? Come posso monitorare l’accuratezza e verificare che l’AI sia esente da bias, tossicità o allucinazioni? Sono tutte considerazioni di cui dovrai tenere conto nella scelta dei tuoi partner AI e nella definizione di un codice di condotta e dei tuoi principi di governance.
In un momento in cui solo il 13% dei clienti ha piena fiducia nel fatto che le aziende utilizzino l’AI in modo etico, questa preoccupazione deve essere la priorità assoluta di tutte le organizzazioni che intendono avvalersi di questa tecnologia in rapida evoluzione.
In che modo i team di e-commerce possono misurare il successo ottenuto con l’adozione di una nuova tendenza?
Prima di implementare una nuova esperienza o tendenza dell’e-commerce, devi definire gli indicatori chiave delle prestazioni (KPI) e decidere in che modo intendi tenere traccia delle metriche di e-commerce pertinenti. Ciò ti consente di prendere decisioni informate e di monitorare ciò che accade nelle diverse aree della tua azienda. Dalla comprensione delle esigenze di inventario all’acquisizione di informazioni approfondite sul comportamento dei clienti per promuoverne la fidelizzazione, sarai in grado di pianificare la crescita futura in modo più efficiente ed efficace.
La scelta dei dati da valutare dipenderà dalle esigenze della tua attività, ma è fondamentale adottare una strategia che definisca le metriche, stabilisca i KPI e li misuri con regolarità. La tua azienda diventerà più agile e sarà maggiormente in grado di adattarsi alle nuove tendenze dell’e-commerce e di capire i modelli di acquisto dei clienti. Le metriche e i KPI sono strumenti preziosi per la costruzione di un futuro di successo e per porre le basi della crescita dell’e-commerce negli anni a venire.
Vuoi anticipare le tendenze del mondo dell’e-commerce?
Fai crescere la tua azienda e le vendite con Commerce Cloud.