Sapio Life: far leva sui dati per un approccio coordinato alla cura, sia in clinica che al domicilio
Grazie a una conoscenza a tutto tondo del profilo del paziente, Sapio Life fornisce un'assistenza proattiva ed efficiente, abbattendo i silos fra le diverse unità dell'azienda.
La sua nascita risale al 1989, epoca in cui il concetto di trasformazione in chiave digitale non era certo così ricorrente e imperante come lo è oggi.
Sapio Life, l’azienda del Gruppo Sapio specializzata in servizi di assistenza domiciliare integrata, è però un esempio di eccellenza in campo sanitario anche perché all’innovazione ha sempre creduto per portare avanti una missione che ha nel valore della cura rivolta alla persona (e non solo alla malattia) un pilastro fondamentale.
Sapio Life ha sviluppato un sistema flessibile e integrato di prestazioni domiciliari, orchestrate grazie al supporto delle tecnologie, per garantire la continuità di cura tra strutture ospedaliere, famiglia e territorio, con il preciso intento di migliorare la qualità di vita del malato e di chi gli sta vicino.
“Home care, human cure” è infatti il motto che accompagna l’azienda nel mettere al centro il paziente e i suoi familiari, attraverso un percorso di assistenza flessibile e su misura, basato sulle specifiche necessità mediche e personali del paziente stesso.
Andando oltre i benefici della classica cura (le prestazioni infermieristiche, medico-specialistiche e riabilitative) e supportando i caregiver nel loro impegno quotidiano.
1. Una trasformazione digitale data driven
“La decisione di avviare un progetto di trasformazione digitale – secondo Filippo Lintas, General Manager di Sapio Life, – è stata dettata da vari fattori. Il primo riguarda l’ormai imprescindibile consapevolezza che il digitale è entrato in tanti aspetti della nostra vita, ed è quindi corretto valutare come questo fenomeno impatti sul nostro modo di lavorare e sui prodotti e servizi che offriamo ai nostri clienti. In secondo luogo, abbiamo ritenuto necessario abbinare al nuovo piano strategico pluriennale del Gruppo una corretta strategia digitale per supportare le varie iniziative di business nei prossimi anni”.
Una scelta coerente rispetto ai cambiamenti in atto nel settore health e che va secondo Sapio nella direzione maestra di snellire il percorso di cura del paziente, definendo un nuovo customer journey (o meglio, in questo caso un vero e proprio patient journey) che possa “guidare” il paziente stesso e lo possa affiancare in tutte le fasi della terapia.
2. Il cliente al centro
La figura del paziente-cliente per Sapio Life è quindi centrale e può essere di due diverse tipologie, B2B o B2C. Nel primo caso parliamo delle strutture ospedaliere, delle Asl, dei centri medici e via dicendo; nel secondo, che rappresenta la vera sfida, il soggetto di riferimento da seguire e curare con un servizio di qualità e veloce è la singola persona. Nello specifico, i pazienti della linea Sonno sono nella maggior parte dei casi utenti privati e in misura minore pazienti che fanno parte di strutture sanitarie: il progetto di Sapio, in generale, mira ad offrire al paziente un punto unico di accesso dove potrà trovare facilmente tutte le informazioni di cui ha bisogno attraverso processi di cui va garantito controllo e trasparenza in modalità end to end. “Il focus sull’utente finale e sui suoi effettivi bisogni – sottolinea in proposito Cerrato - è all’ordine del giorno per tutti coloro che lavorano in Sapio e richiede una visione olistica dell’individuo, oltre che un salto in avanti culturale, prima ancora che tecnologico, per comprendere le potenzialità del digitale”.
Connected Health Consumer: una nuova era della salute
Compila il modulo per scaricare la nuova edizione di Connected Health Consumer: scopri tutti gli ultimi trend di settore.
3. La scelta di Salesforce
La scelta strategica di puntare su una piattaforma cloud, facilmente raggiungibile anche da device mobile, è risultata quindi premiante anche perché consente di utilizzare funzioni standard per gestire i rapporti con i vari professionisti coinvolti nel processo. “Ad ogni utente - spiega Cristina Tiganuca, Digital Project Manager Gruppo Sapio - la piattaforma mette a disposizione i dati, allineati con l’ERP, di cui ha effettivamente bisogno per eseguire il proprio compito: i medici di base e i tecnici specialisti, per esempio, possono usare il sistema non solo per vedere i dettagli dei pazienti ma anche per pianificare il proprio calendario. Avere il dato a sistema permette di condividerlo fra le varie figure coinvolte in base al ruolo nel processo ma anche di creare delle customer journey che possono aumentare il valore aggiunto portato al paziente”.
4. I benefici ottenuti
Allo stato attuale, il progetto è arrivato solo alla fine della Fase 1 e nel breve termine verranno automatizzate alcune attività rimaste manuali, come il gateway dei pagamenti online o alcune di funzionalità di magazzino. Dovendo fare un primo bilancio numerico, quella che in Sapio chiamano la versione MVP-Minimum Valuable Project della piattaforma ha ridotto del 25% le tempistiche di back-office rispetto a quelle in essere ante implementazione del progetto. I risultati però più importanti, a detta di Pezzin, “riguardano la migliore conoscenza del paziente, che genera una maggiore capacità di anticipare i suoi bisogni, di proporre i prodotti e i servizi a lui più adatti e di aumentare la qualità dei servizi. Anche l’interazione con tutti i partecipanti al processo di gestione di una pratica, ovvero pazienti, medici e tecnici, ha registrato un netto miglioramento grazie alla chiarezza del dato e delle modalità tramite cui l’utente può accedervi. In generale, più informazioni si hanno a disposizione, più funzionalità a valore aggiunto si possono integrare e più migliora la qualità del servizio. A beneficio del medico e del cliente”.